disegno umoristico


Il tenente Limerick era sulle tracce...

Il tenente Limerick era sulle tracce del famoso criminale Mask Eroney, che un sondaggio di opinione indicava come il pericolo più temuto dai cittadini onesti dopo il colesterolo e la placca dentale. L’infallibile investigatore, accompagnato dal sergente Burber, entrò nel famigerato Bar Racuda.
«Secondo la soffiata, pestilenziale ma super-attendibile, di un nostro informatore, Mask Eroney si trova qui dentro, mescolato agli altri avventori» sussurrò Limerick in un orecchio di Burber.
«Allora non sarà difficile acchiapparlo – rispose Burber, poi ordinò un chinotto e vi immerse l’orecchio perché Limerick si era dimenticato di togliersi di bocca il sigaro acceso; quindi aggiunse: – Come facciamo, capo? Lo ammanetta lei o lo ammanetto io?».
«Purtroppo c’è un problema...».
«Quale, capo? Forse non abbiamo le manette della sua misura?».
«No. Il fatto è che non sarà facile riconoscerlo. Mask Eroney è un asso del trasformismo... Riesce a modificare in modo incredibile il proprio aspetto e perfino ad apparire di età completamente diversa dalla sua... Una volta si camuffò da vecchio vagabondo tanto bene da venir ricoverato per tre mesi all’ospizio comunale...».
«Allora faremo attenzione a tutti i vecchietti presenti nel bar, capo!».
«No, Burber: ai camuffamenti da vecchio Mask Eroney ricorreva quando era giovane, ma adesso che ha ottantadue anni...».
«Che cosa fa, capo?».
«Si camuffa da giovane, con un’abilità prodigiosa... La settimana scorsa ha esagerato: pensa che non è riuscito a rapinare la cassa di un cinema perché il film era vietato ai minori di diciotto anni e la maschera non lo ha fatto entrare...».
Quindi Limerick cominciò il controllo degli avventori. Il primo disse:
«Io mi chiamo Tom Masone, tenente... Ecco la mia carta d’identità».
Limerick verificò i dati sul documento:
«Vediamo un po’... Tom Masone, ventotto anni... Sì, mi sembra tutto in regola... E lei?».
«Io mi chiamo Ris Scott. – rispose il secondo avventore – Ho ventotto anni anch’io... Purtroppo non ho con me i documenti...».
«Non importa, tanto per avere una stanza in gattabuia non serve carta d’identità, caro Mask Eroney!» esclamò Limerick ammanettandolo.
«Perbacco, capo, come ha fatto a capire che questo giovanotto in realtà è il malvivente che stiamo cercando?» si stupì Burber.
«Semplice, sergente: mi ha mentito sull’età. Infatti ha detto di avere ventotto anni, come un altro cliente del bar, ma tutti sanno che... "di ventotto ce n’è uno"...».

<< torna a "Testi"

web agency